Formatosi politicamente nelle ACLI, di cui fu membro del Consiglio nazionale e provinciale, e nella CISL milanese, negli anni difficili del Secondo Dopoguerra e dei grandi scioperi operai divenne, grazie alla sua indole coraggiosa in un ambiente carico di odi ideologi, un punto di riferimento come dirigente del CNL e della CISL; si segnalò per il suo impegno nel mondo sindacale cattolico per la sua capacità di coinvolgimento e organizzazione, condividendo questo impegno con alcuni nomi fondamentali per il cattolicesimo sociale come Ezio Vanoni, Luigi Clerici e Franco Verga, che con lui contribuirono a cambiare il volto della Milano – e non solo – del lavoro e dei lavoratori.

In questi anni Vittorino Colombo cominciò a occuparsi dei bisogni concreti dei lavoratori e, in particolare, della nascita e del rafforzamento delle cooperative edilizie, come Presidente dell’UNCCEA (Unione Nazionale Consorzi Cooperative Edilizie ACLI) e Fondatore e Consigliere del Consorzio Casa.

 

Vittorino Colombo è stato da sempre impegnato in politica.

 

Dal 1958 al 1994 fu ininterrottamente parlamentare della DC (spesso tra i più votati), deputato prima e senatore dalla metà degli anni settanta, maturando una lunga esperienza nel governo del paese a partire dal Sottosegretariato alle Finanze nel Governo Moro III. 

 

In questa sua veste e come rappresentante della corrente riformista in seno alla DC “Forze Nuove”, fu uno dei punti di riferimento della politica lombarda (fu il primo a proporre la costituzione della Provincia di Monza e Brianza).

 

Dal suo incarico come ministro del Commercio con l’estero nel Governo Rumor I (1968-69) nacque il suo interesse per i rapporti con i paesi di Oltrecortina. In particolare fu molto intensa la sua attività come Presidente della Federazione delle Camera di Commercio Estere ed Italo Estere dell’Europa Centro Orientale e dell’Asia in Italia (FE. CAM. EST.) e membro delle delegazioni europee a Varsavia, Budapest, Praga e Sofia.

Il suo nome è legato soprattutto alla costruzione di un “nuovo corso” nei rapporti politici, economici e diplomatici con la Cina e ai rapporti amichevoli con i massimi dirigenti della Repubblica Popolare Cinese: Zhou Enlai, Zhao Ziyang, Hu Yaobang, Li Peng, Jiang Zemin e Deng Xiaoping. Risultato di questa attività sono stati l’Istituto Italo Cinese per gli Scambi Economici e Culturali e la Camera di Commercio Italiana in Cina, da lui fondati e presieduti.

 

Tra le numerose pubblicazioni si ricordano: Commercio estero e politica di piano (1970); La giungla sanitaria (1977); Antenne nuovo potere (1978); Cattolicesimo sociale, movimento operaio, democrazia cristiana (1989); La Cina verso il 2000 (1987); Incontri con la Cina (1985).

 

Colombo fu inoltre ministro della Marina Mercantile (1969-70; 1978-79), della Sanità (1974) e delle Poste e Telecomunicazioni (1976-78; 1979-80): durante il suo mandato intuì la straordinaria forza delle televisioni private (fu fondatore di TV66).

 

Nell’VIII legislatura divenne presidente dell’assemblea, in sostituzione del senatore Tommaso Morlino, deceduto il 6 maggio 1983. Dalla sua fondazione fece parte del gruppo Etica e Finanza e dell’Istituto Secolare Cristo Re.

 

Il senatore Vittorino Colombo è scomparso il 1º giugno 1996. I suoi amici, per ricordarlo e continuare la sua opera, hanno costituito, il 15 luglio 1996, la Fondazione Vittorino Colombo.